I PROGETTI
L’associazione nasce a fine 2010 proprio per continuare in modo più concreto i progetti di cooperazione e di collaborazione con le
Istituzioni statali bielorusse, iniziate a partire dall’anno 2000 attraverso l’associazione “Smile – Un sorriso per Chernobyl” che al suo interno aveva creato la sezione “agrozootecnica”.
I soci fondatori di AVCI sono stati tutti impegnati in missioni di lavoro in Bielorussia durante il periodo 2011 – 2019 e hanno potuto stabilire importanti e stabili rapporti di collaborazione con le Istituzioni statali dei settori della Medicina Veterinaria (Accademia di Medicina Veterinaria di Vitebsk, Scuola Superiore di Agraria, zootecnia e veterinaria di Rechitza) e della formazione scolastica alberghiera ( Scuola statale di Culinaria di Gomel).
L’associazione ha potuto contare, nel creare e mantenere i contatti istituzionali, sulla collaborazione della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva – S.I.Me.Ve.P e sull’interessamento concreto della Ambasciata Italina di Minsk. Questa ha organizzato negli anni 2016, 2017,2018 e 2019 la “Settimana di Cucina Italiana invitando AVCI e S.I.Me.Ve.P. a partecipare con una delegazione di docenti dell’Istituto Alberghiero “Gae Aulenti di Biella e G. Pastore di Varallo” assieme a una delegazione di docenti e studenti della Scuola Alberghiera di Gomel consentendo una vera e propria integrazione tra giovani dei due Paesi.
Ulteriori progetti di collaborazione con l’Accademia di Medicina Veterinaria di Vitebsk e la Facoltà di Medicina Veterinaria “Federico II” di Napoli, iniziati nel 2018 sono adesso sospesi proprio per l’instabilità politica del Paese Bielorussia e per l’insorgere della Pandemia da Covid non ancora risolta.
E’ importante, però, non dimenticare gli amici bielorussi che vivono in questi anni momenti veramente difficili, laddove la democrazia non è di casa e basta l’esposizione di una bandiera bianco rossa oppure l’esprimere un giudizio non allineato al regime per incorrere in gravi provvedimenti contro la persona e la famiglia. L’intenzione della associazione è quella di riprendere, quando sarà possibile, i contatti istituzionali e, nel breve tempo, invitare una delegazione di docenti e studenti della Scuola di Culinaria di Gomel in Italia.
Nasce a luglio del 2019 l’Emporio della Solidarietà, circuito Caritas nazionale, nei locali della Unione dei Comuni Montani del Biellese Orientale, situati in Fr. Granero, Comune di Portula, con lo scopo di offrire un aiuto alle famiglie in difficoltà del territorio.
L’aiuto che la Caritas della Valsessera già offriva sotto la forma dei pacchi di alimenti, tutti uguali per tipologia e differenti solamente in base alla composizione numerica delle famiglie, con la realizzazione dell’Emporio assume una nuova forma, quella del negozio vero e proprio, con le caratteristiche di un minimarket.
Offre ai nuclei famigliari, accreditati dai Servizi Sociali dei comuni di Ailoche, Caprile, Coggiola, Guardabosone, Portula, Postua, Pray e Sostegno, e dal Centro di ascolto della Caritas locale, di recarsi nel minimarket e di scegliere i prodotti che maggiormente gradiscono tra quelli esposti sugli scaffali o all’interno del banco frigorifero.
I prodotti alimentari non hanno un valore economico poiché sono totalmente gratuiti ma ad ognuno di loro viene assegnato un punteggio per permettere alla fine del percorso degli “acquisti gratuiti” di vedere attribuita la somma dei punti che viene scalata dalla tessera mensile in possesso delle famiglie. Infatti ogni nucleo famigliare accreditato è in possesso di una tessera elettronica che viene ricaricata ogni 28 giorni ed è commisurata alla composizione numerica degli aventi diritto.
Il nostro Emporio, come tutte le strutture caritatevoli di secondo livello, riesce a distribuire i prodotti alimentari grazie alle donazioni mensili del Banco Alimentare del Piemonte, al recupero di alimenti messi a disposizione della “distribuzione” grande, media e piccola, alle offerte economiche di enti pubblici e di privati cittadini e agli acquisti che i gestori eseguono settimanalmente.
Dopo questi primi 3 anni di apertura l’Emporio è passato dalle 80 utenze famigliari iniziali alle attuali 210 a causa della crescente nuova povertà dovuta alla crisi economica ulteriormente aggravata dall’emergenza sanitaria (Covid 19) alle quali si è aggiunta la tragedia della guerra in Ucraina che ha portato diverse famiglie di questo Paese dilaniato a venire in Emporio e, nelle due mezze giornate di apertura – lunedi mattina e giovedi pomeriggio –, si contano oltre 80 passaggi in negozio ai quali si devono aggiungere anche 10 pacchi consegnati a domicilio.
Nel corso dell’ultimo anno si sono aggiunti nuclei famigliari provenienti dai territori confinanti la Valsessera come Valdilana, Roasio, Strona, Quarona, Serravalle e Borgosesia e, in seguito alla verifica dei requisiti quali l’Isee e la certificazione del Centro di ascolto Caritas, sono stati presi in carico senza alcuna distinzione.
La Legge 166/2016, Legge Gadda, consente alle ditte di produzione, somministrazione e distribuzione agevolazioni fiscali come il “recupero dell’IVA” e il recupero dell’IRES” nel caso in cui donino alle strutture caritatevoli prodotti alimentari considerati eccedenze che non riescono a vendere per cause diverse come difetti delle confezioni, scorte non vendibili, prodotti con il T,.M.C. superato; la nostra struttura Emporio è disponibile a recuperare questi prodotti disponendo di un furgone dotato di contenitore isotermico, di strutture frigorifere per conservare i prodotti deperibili a temperatura controllata, di abbattitore delle temperature.
Questo progetto è stato attivato, in via sperimentale, nel periodo settembre 2021 – giugno 2022, grazie alla disponibilità di soci e di volontari che, a titolo totalmente gratuito, hanno offerto a 12 persone extracomunitarie l’opportunità di migliorare la conoscenza e la comprensione della lingua italiana. Grazie alla collaborazione dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Pray che ha fornito per ogni partecipante un libro di testo si è potuto avere a disposizione un valido strumento che ha fatto da guida alle docenti. E’ importante notare che, tra le dodici persone partecipanti, quattro di esse non erano mai state a scuola nei loro Paesi di origine e, di fatto, erano praticamente analfabete e, quindi, portatrici di problemi ancora maggiori rispetto a chi, pur non comprendendo bene la lingua italiana, aveva frequentato la scuola per alcuni anni.
Altrettanto importante è segnalare come si sia potuto attivare questo servizio che sarà replicato anche per il prossimo anno scolastico (settembre 2022 – giugno 2023) ed è riconducibile alla fiducia che si è creata tra le persone da scolarizzare e alcuni nostri soci. La fiducia ha consentito a queste persone (tutte di sesso femminie) di uscire dalle loro case e affrontare questo primo percorso scolastico che si è svolto in un ampio locale messo a disposizione dal Comune di Pray.
L’associazione proponente è impegnata attualmente nella gestione dell’Emporio della Solidarietà della Valsessera”, Parrocchia di San Giorgio, Caritas della Valsessera, che ha sede nel comune di 2022 numerosi nuclei famigliari ucraini a causa della guerra che sta sconvolgendo il Paese hanno raggiunto l’Italia e, di fatto, anche il nostro territorio. Una corretta analisi ci porta a considerare come i profughi ucraini che hanno raggiunto i nostri comuni siano stati tutti invitati da parenti già presenti qui da diversi anni e, in genere, impiegati in attività di cura di persone anziane e, quindi, non si è verificata fino ad ora quella emergenza temuta e per la quale alcune amministrazioni si sono attivate per disporre ricoveri idonei all’ospitalità.
Gli enti pubblici del nostro territorio hanno, però, indirizzato verso l’Emporio della Solidarietà i nuclei famigliari che si sono rivolti con la richiesta di aiuti alimentari e l’associazione li ha, da subito, considerati alla stregua delle famiglie italiane in stato di bisogno e ha consegnato loro le tessere elettroniche con le quali si recano in Emporio per scegliere i prodotti alimenatri esposti sugli scaffali e nel banco frigorifero. Si ricorda come tutte le spese siano esclusivamente gratuite poiché i prodotti esposti non hanno alcun costo per gli utenti ma un valore espresso in punti che vengono scalati dalle tessere elettroniche alla cassa.
La possibilità offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con la pubblicazione del Bando “Comunità Accogliente” offre la possibilità di elaborare il progetto che viene denominato “Un territorio per gli ospiti ucraini” e si ritiene di svilupparlo in tre punti principali. Il primo dei quali mira all’acquisto di prodotti alimentari freschi, ampliando così il paniere a disposizione dei profughi ucraini.
Questo potrà avvenire acquistando uova, carni, formaggi, frutta e verdura con l’obiettivo di fornire un’alimentazione non troppo diversa da quella del Paese di provenienza. Purtroppo in Emporio questi prodotti freschi non vengono abitualmente forniti da Banco Alimentare Piemonte e non sono oggetto di donazione da parte della Distribuzione ( eccedenze alimentari) e devono essere acquistate dall’associazione. Si prevede, così, di impegnare per il periodo ottobre 2022 – marzo 2023, euro 3300, mensilmente euro 550 proprio per garantire una fornitura almeno quindicinale. ASi è consapevoli anche della necessità di acquistare farmaci e si prevede di impegnare per questo euro 1000 nel periodo ottobre -gennaio, euro 250 mensili che saranno rimborsati alle famiglie ucraine dietro la presentazione degli scontrini rilasciati nelle farmacie.
Il secondo punto è relativo alla necessità di fornire un “ristoro economico” alle famiglie che stanno accogliendo mettendo a disposizione alloggi o sistemazioni diverse e ai profughi stessi se sono già a loro carico le spese di gestione delle case quali affitti, utenze luce, riscaldamento e acqua. Si prevede di dare un contributo, anche se parziale, all’interno del periodo ottobre 2022 – marzo 2023 che mensilmente è pari ad euro750, suddiviso tra i richiedenti e in base alla presentazione di documentazioni certe ( bollette pagate o da pagare, ecc.)
Il terzo punto si riferisce all’importanza che hnno la conoscenza e la comprensione della nostra lingua italiana, le basi per poter socializzare con i cittadini italiani, per poter accedere senza problemi ai diversi uffici. Conoscere la lingua può aprire la possibilità di accedere a un lavoro che non deve per forza essere quello di assistenza i nostri anziani ma, considerando l’elevata scolarizzazione degli ucraini, può essere anche quello svolto nel loro Paese prima di lascarlo per l’Italia.
Ecco, allora, la volontà di organizzare un primo corso di lingua italiana gestito da una docente qualificata che ha già avuto esperienze professionali di questo tipo. Il corso si potrà sviluppare nel periodo 15 ottobre 2022 – 15 gennaio 2023 è sarà rivolto in particolare alle persone ucraine adulte arrivate in Italia. Si prevede di impegnare euro 2000 per il corso di cinquanta ore comprensive anche dei costi di trasferimento verso il comune di Pray mentre l’amministrazione comunale di Pray offre la disponibilità di utilizzo di un locale per le lezioni.