La Colletta Nazionale 2024 di Banco Alimentare
Sabato scorso 16 novembre noi volontari dell’Emporio della Solidarietà – Caritas della Valsessera, abbiamo partecipato con entusiasmo e alla Colletta Nazionale organizzata da Banco Alimentare. Alla nostra struttura è stato assegnato, come già nello scorso anno, il Supermercato Novacoop di Borgosesia e l’accoglienza del Direttore e del Personale è stata estremamente positiva tanto da farci sentire “in famiglia” per tutta la giornata lavorativa. Durante le 12 ore di nostra presenza moltissimi clienti del Supermercato hanno donato con generosità i prodotti maggiormente richiesti e segnalati sul volantino di Banco Alimentare, latte, pasta, riso, biscotti, tonno, olio, omogeneizzati. Abbiamo, così, potuto portare in Emporio quasi 13000 Kg. di prodotti alimentari a lunga conservazione (120 scatoloni) che distribuiremo alle famiglie accreditate presso la nostra struttura. Assieme a noi hanno partecipato tre volontari di Auser Valle Sessera, Associazione sempre al fianco degli altri Enti del Terzo Settore e a noi particolarmente vicina nelle nostre iniziative. Certamente, così come abbiamo fatto noi, molte se non tutte le Associazioni di volontariato della Valsesia hanno messo lo stesso impegno nella raccolta di prodotti alimentari in altri supermercati e dai miei contatti posso dire che il risultato è stato ottimo.
“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” questo il pensiero di Papa Francesco che ci stimola a “ricordare come i poveri hanno ancora molto da insegnare in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali”. Anche il Presidente Sergio Mattarella ha ricordato nel mattino del 16 novembre l’importanza della condivisione, del dono, grande o piccolo, verso il Banco Alimentare, una semplice forma di solidarietà verso le persone in grande difficoltà.
Possiamo augurarci che anche attraverso l’analisi di questi pensieri di Papa Francesco e del Presidente Mattarella aumenti la sensibilità verso il sociale di chi è chiamato ad amministrare i nostri comuni e che, purtroppo, adesso, non sentiamo troppo vicini quando preferiscono lasciare che gli enti del volontariato si occupino dei casi di disagio economico sempre più numerosi
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